Bertolucci sulla finale Alcaraz-Sinner: «È stata violenta»
In casa, Jannik Sinner ha dominato Carlos Alcaraz al termine di una finale descritta come "violenta e feroce" da Paolo Bertolucci.
A Torino, Sinner ha vinto uno dei capitoli di una rivalità diventata imprescindibile per il tennis moderno, dominando un Alcaraz pur essendo quest'ultimo il numero 1 mondiale e particolarmente aggressivo. L'italiano, già vincitore lo scorso anno, si è regalato un back-to-back storico alle ATP Finals, a soli 24 anni.
Nella sua rubrica riportata da Tennis World Italia, Paolo Bertolucci loda soprattutto l'evoluzione tecnica e tattica del campione italiano.
«Il lavoro di Sinner per migliorare al servizio, iniziato dopo gli US Open, ha funzionato alla perfezione. Durante la settimana a Torino, le sue percentuali erano folli, ma se diminuivano, Jannik compensava con tutto il resto, dimostrando di essere un giocatore veramente completo.
I due campioni si conoscono perfettamente e si sono affrontati troppe volte per sorprendersi, anche se cercano sempre di trovare tattiche diverse. Ad esempio, domenica, Alcaraz si è mostrato più aggressivo del solito. Ma ha raccolto poco in questo senso, perché i colpi di Sinner erano inarrestabili.
È stata una finale violenta, feroce per lunghi periodi, ed era importante per Jannik mantenere il controllo del gioco, far capire a Carlos che era sempre lì e che non si sarebbe mai arreso, che combatteva ogni palla fino alla morte.
La forza mentale è quella di un giocatore che, dopo aver salvato una palla set, si ritrova all'inizio del secondo in svantaggio di un break, e nonostante tutto questo, non perde la concentrazione e si rialza con calma.»
Alcaraz, Carlos
Sinner, Jannik