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Alexander Bublik, il funambolo alla ricerca di un equilibrio (im)possibile

L’unicità del kazako con un occhio ai suoi modelli di riferimento: Kyrgios e Monfils

Pubblicato ‌ il 18/08/2020 ‌

By Michelangelo Sottili

A modo suo, Alexander Bublik è un tennista prevedibile. No, non nel senso che adotta sempre i soliti schemi magari anche noiosi, bensì perché possiamo prevedere che ogni suo incontro riserverà sorprese. Come ci sorprende l’evoluzione nell’approccio al tennis che emerge dall’intervista rilasciata ad AtpTour.com; un lieve cambio di mentalità che, senza soffocare la sua natura, potrebbe riservargli soddisfazioni in termini di risultati. Senza dubbio, questo ventitreenne kazako nato in Russia può essere annoverato tra i giocatori atipici dell’ATP, uno di quelli che si distinguono per la loro unicità. Allenato dal padre Stanislav e, ripresa del tennis permettendo, alla ricerca del suo primo titolo, l’anno scorso Alexander ha raggiunto la sua prima finale sull’erba di Newport che ha poi bissato sul duro di Chengdu.

“Sono un giocatore d’azzardo” racconta. “Mi piace la sensazione quando le probabilità sono 50 e 50. Quando tiro a tutta una seconda di servizio sulla parità, sento la paura, sento il gioco, mi sento bene. Quando piazzo un ace di seconda nel tie-break del terzo sul 5 pari, ho quella scarica di adrenalina in corpo ed è grandioso. Questo è il tipo di persona che sono”.

Se una determinata situazione tattica “consiglia” una certa scelta – che è poi quella di (almeno) nove tennisti su dieci – il nostro fa il contrario. Perché è fatto così e la locuzione “giocala in sicurezza” non ha molto senso per lui. Sulle seconde di servizio da tirare come prime in allenamento è già stato abbondantemente chiaro nella sua dichiarazione di apertura, ma nel suo arsenale ci sono anche le smorzate toccate da zone del campo improbabili, i servizi da sotto e altro ancora. Come il pallonetto vincente in tweener frontale contro Viktor Troicki a Newport: certo, trovandosi un po’ in anticipo rispetto alla palla, avrebbe potuto (dovuto?) rallentare la corsa e posizionarsi per il passante di dritto, ma perché imbrigliare la creatività? Senza contare la spinta che si riceve da un colpo del genere: “Dopo questo numero, non posso perdere” potrebbe aver giustamente pensato.

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Ancy7
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