Le parole importanti si ripetono tre volte, diceva qualcuno. Quindi bravo, bravo, bravo a Luca Nardi, oggi all'esordio (inatteso) in un MD di un ATP. Un 2003 che a vederlo per il primo set sembrava un giocatore già formato ed esperto (e ha fatto 17 anni ad agosto!!), contro un avversario comunque non semplice come l'americano. Il calo ci poteva stare tutto, i match ATP hanno tutt'altro ritmo rispetto a quelli del tennis junior e degli ITF. E Nardi ha dimostrato di potersi misurare appieno col tennis che conta: dritto solido e con timing perfetto, ottime traiettorie di rovescio e buona mano a rete, che gli sono valsi l'appellativo di "Giotto" da parte di Luca Fiorino. (C'è pure chi lo chiama "il Roger del Conero"). Oggi forse abbiamo assistito a un "battesimo" tennistico che in Italia (ma anche nel tennis mondiale) speriamo di ricordare a lungo. Era il giorno che aspettavo, l'ho visto giocare più volte da junior e nei tornei di esibizione in Umbria quest'estate. Pensavo "caspita, ma questo può esordire nel circuito maggiore ...". Giorno arrivato. In Belgio tramite wild card, quelle che i tornei italiani della MEF (e ne abbiamo a quintali) non gli hanno dato. Bene, speriamo che questo sia il primo passo di un cammino glorioso. Daje Luca.