Monaco: «Più starete lontani dai social media, meglio sarà»
Juan Monaco, ex n°10 del mondo e professionista dal 2002 al 2017, è oggi il fondatore e dirigente di Summa Sports, un'agenzia che aiuta i giocatori nella loro carriera dal punto di vista professionale e commerciale.
L’argentino confronta il tennis della sua epoca con il tennis attuale. Dichiara: «Prima, quando giocavamo, non eravamo così esposti.
Tra telefoni e social media, oggi ci sono molte telecamere e microfoni durante le partite.
Una brutta giornata sul campo può farti perdere uno sponsor. Leggere un tweet può causare danni psicologici.
Prima, eravamo più liberi quando giocavamo, non c'erano così tante responsabilità.
Oggi, il giocatore è molto più responsabile dei suoi fallimenti, quindi cerchiamo di aiutarlo in questo senso. Come?
Per esempio, isolandolo da tutte queste cose in modo che non dipenda tanto da ciò che si dice sui social media, anche se gli sponsor richiedono visibilità durante i tornei.
Cerchiamo di evitare che consumi questo mondo virtuale irreale, incoraggiandolo a vivere un po' di più nella vita reale, nel quotidiano, allenandosi e stando sul campo a competere.
C'è uno scontro generazionale evidente. Nel nostro caso, cerchiamo di parlare molto con i giovani per capire come pensano, perché sappiamo che il loro stato d'animo non è lo stesso che avevamo noi ai nostri tempi.
Che lo si voglia o meno, sono nati con un telefono in mano, immersi nei social media.
È molto difficile far loro capire che ciò potrebbe essere controproducente per loro in competizione.
Se giocare a tennis è già difficile, immagina aggiungere la pressione dei social media, un sacco di cose che non sono rilevanti.
Tutta questa usura provoca danni psicologici difficili da gestire per un giovane giocatore.
Il nostro consiglio a questa generazione è che più starete lontani dai social media, meglio sarà.
Più tempo passerete a meditare, ad allenarvi, a riposare e a condividere del tempo con la vostra famiglia e i vostri amici, più sarete un miglior competitore.»