Molestie, insulti verso Rybakina: le ragioni della sospensione di Vukov rivelate
Elena Rybakina e Stefano Vukov non lavorano più insieme da agosto.
Allenatore della giocatrice kazaka tra il 2019 e il 2024, il che le ha permesso di vincere Wimbledon nel 2022, Vukov avrebbe potuto fare il suo ritorno nello staff della sua ex protetta all'inizio della stagione, mentre Goran Ivanisevic era appena stato nominato coach di Rybakina (entrambe le parti hanno annunciato la loro separazione dopo Melbourne).
Era comunque la volontà di quest'ultima, ma la WTA è uscita dal silenzio nelle ultime ore e ha confermato che Stefano Vukov, 37 anni, è stato effettivamente sospeso per una durata indeterminata a causa di una violazione del codice di condotta da parte del croato.
Nelle ultime ore, The Athletic ha fatto rivelazioni scioccanti sul tenore della relazione tra Rybakina e Vukov.
Si evince che quest'ultimo è arrivato persino a far piangere la giocatrice di 25 anni, spingendola al limite psicologico e mettendola in pericolo ben oltre i suoi limiti fisici, arrivando anche a molestarla con messaggi dopo la fine della loro collaborazione la scorsa estate.
Ricordiamo che Rybakina ha vissuto una stagione 2024 delicata, segnata da numerosi ritiri e abbandoni a causa di infortuni, ma anche per malattia, il che ha iniziato a far sorgere alcuni sospetti riguardo al suo staff.
Avrebbe anche avuto parole offensive e insultanti nei suoi confronti, affermando in particolare all'attuale 7ª giocatrice mondiale che senza il suo aiuto, sarebbe stata "ancora a raccogliere patate in Russia".
La fonte, che precisa inoltre che Vukov è stato sospeso per un anno, ha anche indicato che la WTA aveva prove di una relazione amorosa tra Rybakina e Vukov.
La direttrice della WTA, Portia Archer, ha affermato per giustificare la sospensione di Vukov che si trattava di una relazione tossica.
Interrogata riguardo a un eventuale ritorno del suo ex coach nel suo staff durante l'Open d'Australia, Rybakina, da parte sua, aveva affermato che Stefano Vukov non l'aveva mai maltrattata e che non era soddisfatta della situazione riguardo all'incertezza che circondava la sua sospensione.
