Dopo essere diventato padre a marzo, Musetti confida: "Sono stato quasi un mese senza vederlo".
Ci sono momenti nella vita in cui la vita professionale e quella personale si scontrano. Lorenzo Musetti, vero e proprio prodigio del tennis italiano, ne sa qualcosa. La speranza italiana, classificata questa settimana al 29° posto nel ranking mondiale e qualificatasi domenica per la finale del Challenger 175 di Torino, è diventata padre a marzo. A soli 22 anni, il destro dal braccio meraviglioso ha scoperto quanto possa essere complessa la vita familiare quando si è uno sportivo professionista.
Quando gli è stato chiesto di parlarne, non ha usato mezzi termini. Ammettendo che gli manca suo figlio, spiega che approfitta del tempo che passa a giocare in Italia per stare il più possibile con suo figlio: "Penso che il merito sia anche della mia compagna e anche di mia nonna, che mi sostengono molto. Al momento mi piace molto vedere mio figlio crescere. Da settimane non può viaggiare, prendere un aereo, ecc. perché non ha i documenti necessari.
Ho passato quasi un mese senza vederlo da quando è nato (suo figlio ha 2 mesi), ma quando sono tornata a casa l'ho visto crescere. Vivere con lui da Roma è stato meraviglioso, siamo stati insieme tutto il giorno per quasi due settimane.
Mi scalda il cuore e mi fa bene stare con Ludovico (il suo bambino). Dal punto di vista personale, mi sento molto bene e sto cercando di trasferire queste sensazioni nell'ambito professionale".