Alcaraz si confida: "Non volevo toccare una racchetta"
Carlos Alcaraz ha vissuto un mese di agosto piuttosto caotico. Apparentemente colpito dalla sua sconfitta in finale alle Olimpiadi contro Djokovic, lo spagnolo ha poi affrontato un'eliminazione al primo turno a Cincinnati e un fallimento già al secondo turno degli US Open.
Fortunatamente per lui, ha rimesso la testa a posto. Dopo aver partecipato alla qualificazione della Spagna per la fase finale della Coppa Davis, Alcaraz ha guidato la squadra europea verso la vittoria alla Laver Cup e ha appena vinto l'ATP 500 di Pechino battendo Jannik Sinner in finale (6-7, 6-4, 7-6).
Interrogato in conferenza stampa, il prodigio di El Palmar è tornato su questo brutto periodo: "Dopo il tour nordamericano, ero un po' depresso, non volevo toccare una racchetta per un certo tempo, non volevo viaggiare.
Abbiamo parlato molto in quei giorni, sapendo che dovevo tornare ad allenarmi, essere più forte fisicamente e mentalmente per superare questi momenti.
Il mese scorso, abbiamo lavorato molto duramente, in campo e fuori, per poter rivivere un momento come quello.
Ecco perché penso che il mio allenatore, Juan Carlos Ferrero, fosse commosso; è stato un momento speciale per me e le persone che mi circondano."