Alcaraz, felice ma cauto: "Giocare con Rafa è un sogno, ma non significa avere un successo certo".

Sarà una delle grandi attrazioni di questa edizione 2024 dei Giochi Olimpici. La coppia di doppio formata da Carlos Alcaraz e Rafael Nadal sta già attirando l'attenzione di tutto il mondo e probabilmente darà ulteriore visibilità all'evento di doppio maschile.

La collaborazione tra la leggenda spagnola e il suo successore designato è stata vociferata per settimane. E da settimane Alcaraz non nasconde che si tratta di un sogno che si realizza.

Intervistato in conferenza stampa, il portabandiera della squadra spagnola di tennis non ha nascosto il suo entusiasmo all'idea di condividere il campo con il suo idolo.
Tuttavia, è stato anche cauto, sottolineando di avere poca esperienza di partite di doppio.

Parlando in conferenza stampa, ha dichiarato: "Non c'è modo migliore di debuttare alle Olimpiadi che in doppio con Rafa. Faremo del nostro meglio e spero che ci divertiremo con un buon match".

Non vedo l'ora di gareggiare e di vederci in campo. Non so come definirlo, ma daremo il meglio di noi stessi e metteremo tutto il nostro entusiasmo per divertirci e fare in modo che le persone a casa e quelle che verranno a Parigi si divertano.

Non ho molta esperienza nel gioco del doppio e, sebbene mi piaccia, non ho mai potuto partecipare a molti tornei a causa di problemi con il singolare.

Tornare al Roland Garros è una motivazione in più e rende la sfida di adattarsi bene un po' più facile".

Alla domanda sulle possibilità di medaglia della Spagna con questa squadra di doppio, 'Carlito' ha voluto tranquillizzare: "Giocare con Rafa è un sogno, ma non significa avere un successo certo. Non si vincono medaglie per il nome. Sarà una grande esperienza e dovremo adattarci poco a poco.

Spero che potremo giocare molte partite insieme qui. Gioco per un intero Paese e, sebbene le strutture siano le stesse del Roland Garros, tutto è diverso.

Rafa ha un modo di competere, di lottare, di non arrendersi mai o di cedere un punto solo per perderlo".