Dimitrov ammette di essere stato traumatizzato da Nadal nel 2017: "Mi ci sono voluti 7 o 8 mesi per riprendermi dal match contro Rafa"
In vista di Wimbledon, dove sarà uno dei principali outsider, Grigor Dimitrov ha parlato a lungo con i colleghi del New York Times.
Nel corso dell'intervista, l'attuale numero 10 del mondo ha ricordato una delle sconfitte più traumatiche della sua carriera: la semifinale persa contro Rafael Nadal agli Australian Open 2017 (6-3, 5-7, 7-6, 6-7, 6-4). Questo magnifico duello sarà sicuramente ricordato dai suoi seguaci più affezionati.
All'epoca, il livello di gioco raggiunse livelli assolutamente danteschi, rendendo questa partita uno degli incontri più memorabili della storia recente di Melbourne. Il bulgaro fu sconfitto dopo 4 ore e 58 minuti di battaglia, ma la sua prestazione fu monumentale (20 aces, 80 vincenti, 66 errori non forzati), così come quella di Rafa (8 aces, 50 vincenti, 40 errori non forzati).
Ripensando a questa difficile sconfitta, 'Dimi' ha ammesso di aver avuto bisogno di molto tempo per digerire: "Mi ci sono voluti sette o otto mesi per riprendermi dalla partita contro Rafa. Avevo l'impressione che una forza invisibile avesse ribaltato la partita. Ero in vantaggio nel quinto set e stavo giocando incredibilmente bene.
Mi sentivo ingiocabile. Non c'era modo di perdere la partita o il torneo e ho perso comunque. In momenti come questo, si cerca di attingere alle proprie esperienze e di porsi delle domande.
Ho sempre pensato che sia necessario parlare con qualcuno, che si tratti di professionisti, familiari o amici. Penso che sia una cosa fondamentale da fare e che debba venire da dentro. Parlare è inutile se non si fa il primo passo".