L'eroica Italia di Paolini ribalta l'Ucraina e vola in finale della Billie Jean King Cup
Un’altra rimonta firmata da Jasmine Paolini, un doppio decisivo strepitoso, e un’Italia che ora sogna uno storico doppio: le detentrici del titolo hanno sfidato ancora una volta la logica e la stanchezza per conquistare la terza finale consecutiva nella Billie Jean King Cup. Una sceneggiatura folle, lacrime e determinazione a prova di tutto.
Dopo la pesante sconfitta di Elisabetta Cocciaretto contro una Marta Kostyuk implacabile (2-6, 3-6), l’Italia non aveva più margine d’errore. E ancora una volta Jasmine Paolini ha indossato il mantello della salvatrice.
Sotto di un set e di un break contro Elina Svitolina, l’italiana, numero 8 al mondo, ha dato nuovamente prova di resilienza. In 2h27 di combattimento intenso, ha battuto la giocatrice ucraina (3-6, 6-4, 6-4), tenendo in vita la sua squadra, in un duello segnato da scambi mozzafiato e una forza mentale di ferro.
E come spesso accade in questa Billie Jean King Cup dove l’emozione detta il ritmo, tutto si è deciso nel doppio decisivo. Schierata al fianco della veterana Sara Errani, Paolini ha ulteriormente alzato il suo livello. Il duo italiano non ha lasciato alcuna possibilità a Kichenok e Kostyuk (6-2, 6-3), in una partita a senso unico dove coesione ed esperienza hanno fatto la differenza.
Un grido di rabbia alla fine, abbracci, lacrime: l’Italia è ufficialmente in finale, pronta a difendere il suo titolo con il cuore e l’orgoglio di una nazione guidata dalla sua capitana Tathiana Garbin.
L’Italia giocherà domenica la sua terza finale consecutiva e affronterà la vincitrice del duello tra Stati Uniti e Gran Bretagna, un incontro che si svolgerà sabato a partire dalle 17:00 ora locale (11:00 ora italiana).
L’impatto della guerra sul tennis in Ucraina: aiuti finanziari, fondazioni, istituzioni e rompicapi di ogni tipo
La guerra delle tenute: come i contratti d’abbigliamento dominano il business del tennis
Il tennis, nuovo terreno di gioco dell’Arabia Saudita
Disagi dovuti agli infortuni e mancanza di denaro: la doppia pena dei tennisti lontani dalle star della Top 100