Ferrero riflette sulla sconfitta di Alcaraz: "Ci sono sconfitte dolorose".
A 21 anni, Carlos Alcaraz non diventerà il più giovane campione olimpico della storia.
Dopo un torneo di altissimo livello e più motivato che mai a riportare l'oro alla sua nazione, lo spagnolo si è infine scontrato con l'ultimo ostacolo.
Contro un Novak Djokovic nel fiore degli anni, è stato un po' meno bravo del suo avversario nei momenti importanti, non riuscendo a convertire nessuna delle 10 palle break avute.
Alla fine, ha ceduto a "Nole" nei tie-break (7-6, 7-6) e si è dovuto accontentare dell'argento.
Interrogato su questa difficilissima sconfitta, Juan Carlos Ferrero, allenatore e mentore del prodigio spagnolo, ha riflettuto sui fatti con grande saggezza, spiegando che questo tipo di momenti ti fanno crescere.
Ha detto: "Lo sport è così, ci sono sconfitte dolorose, ma sono quelle che fanno crescere di più i giocatori.
Novak ha giocato incredibilmente bene, commettendo pochissimi errori e alzando il suo livello nei momenti importanti.
Penso che Carlos (Alcaraz) non sia riuscito a gestire al meglio le finali del Grande Slam, ma si impara da tutto".