Colpo di scena nel caso Sinner, l'agenzia mondiale antidoping sta pensando di fare appello!
Si pensava che il caso del controllo antidoping di Jannik Sinner fosse definitivamente chiuso e il giocatore scagionato. Alla fine, potrebbe non essere così.
Per la cronaca, il numero 1 al mondo era stato scagionato dall'Agenzia Internazionale per l'Integrità del Tennis (ITIA) che aveva considerato la contaminazione, stabilita da due test positivi a marzo, come non intenzionale.
Tuttavia, tramite il Corriere della Sera, si apprende che l'Agenzia Mondiale Antidoping (AMA) non è soddisfatta dei documenti forniti dall'ITIA e si riserva il diritto di fare appello.
Contattato dai nostri colleghi italiani, James Fitzgerald, portavoce dell'AMA, ha dichiarato: "L'agenzia sta ancora esaminando la documentazione sul caso Sinner ricevuta dall'ITIA (Agenzia mondiale per l'integrità del tennis) per decidere se vi siano i presupposti per fare appello."
Per la cronaca, l'Agenzia mondiale antidoping dispone di un termine di 21 giorni, a partire dalla data di ricezione dei documenti, per fare appello.
Detto questo, essendo sconosciuta questa data, il termine esatto resta difficile da stabilire con precisione.
Sinner dovrà quindi armarsi ancora di un po' più di pazienza.