I giocatori sono esausti": la carica senza filtri di Alex de Minaur contro i Masters 1000 allungati
I Masters 1000 di dodici giorni continuano a dividere. Per Alex de Minaur, la riforma ha portato solo effetti negativi: ritmo spezzato, mancanza di partite, sovraccarico mentale. "Non fa bene ai nostri corpi", avverte, esortando l'ATP a reagire.
Le critiche riguardanti i Masters 1000 allungati sono piovute per tutto l'anno. Interrogato sull'argomento dopo la sua vittoria contro Taylor Fritz alle ATP Finals, Alex de Minaur ha ribadito che il formato di dodici giorni non ha alcun impatto positivo per i giocatori:
"Sì, puoi avere un giorno di riposo tra due partite, ma non è un giorno di riposo completo. Ti alleni, vai in campo per riscaldarti, vai in palestra. All'inizio dell'anno, hai Indian Wells e Miami. Sono due tornei che giochi in un mese intero.
La cosa più difficile per un giocatore è essere testa di serie e arrivare agli ottavi di finale. Giochi gli ottavi a Indian Wells, poi gli ottavi a Miami. In totale, puoi finire per disputare solo sei partite in tutto il mese, il che non è sufficiente.
Passi tutto il mese lontano da casa, ad allenarti, a vivere in un hotel, con solo lo stretto necessario, senza goderti veramente il tuo tempo libero, e alla fine giochi solo sei partite, no? Penso che se fai la domanda a qualsiasi giocatore, tutti preferiranno i tornei di una settimana, perché vai lì, giochi, e una volta finito, è finito.
Sì, questo ci permette di staccare. Credo che quest'anno abbiamo visto un numero record di infortuni, il più alto mai registrato nel circuito, no? Non sono buoni numeri per il nostro sport. Dobbiamo prenderci cura dei giocatori e dei loro corpi. Ovviamente, quello che sta succedendo in questo momento non aiuta molto.