La WTA vuole continuare a collaborare con l'Arabia Saudita: «Lavorare con loro è positivo per il nostro sport»
Quest'anno, la WTA ha organizzato il primo torneo di tennis femminile in Arabia Saudita, che non era altro che il Masters.
Una scelta criticata da molti osservatori, ma che ha alla fine convinto la WTA e anche le giocatrici durante la competizione.
Per il media SportsPro, la direttrice della parte commerciale della WTA, Marina Storti, ha rivelato le ragioni della scelta di organizzare il Masters in Arabia Saudita: «Abbiamo visto che la Federazione saudita è in grado di organizzare un evento di alto livello.
Volevamo aiutare l'aumento economico delle giocatrici offrendo loro la possibilità di vincere un montepremi consistente.
Infine, volevamo lavorare con un partner che non solo ci aiutasse a far crescere il torneo, ma che questa decisione avesse una ricaduta sul tennis a lungo termine.»
E in un periodo in cui la WTA sembra, per la maggior parte del tempo, soffrire di visibilità, Marina Storti vede nell'Arabia Saudita una soluzione per ovviare a questi problemi: «Lavorare con loro è positivo per il nostro sport. C'è una base di fan che sta crescendo.
Non stiamo solo aiutando i mercati esistenti, ne stiamo creando di nuovi. Stiamo ampliando le nostre fonti di crescita.»